Dal 1° ottobre 2024 al 31 marzo 2025, in Italia si è parlato di devianza giovanile con una frequenza impressionante: oltre 130.000 volte in sei mesi. Un’onda mediatica continua, che include episodi di disagio, comportamenti antisociali, bullismo e reati giovanili, e che ha coinvolto in maniera reattiva più di 830.000 persone.
È questo uno dei dati più significativi emersi da un’indagine condotta su scala nazionale e regionale da Condiviso-Words per il “progetto DECK” (esperienza innovativa di contrasto alla povertà educativa selezionato dal Fondo “Con i Bambini” e coordinato dal CEIS di Genova) che ha utilizzato strumenti avanzati di Web e Social Analytics (“Monitoring Emotions”) con l’obiettivo di capire quanto e come si parla di devianza giovanile per restituire un quadro il più possibile realistico dell’impatto comunicativo del fenomeno.
Nel semestre analizzato, dal 1° ottobre 24 al 31 marzo 25, l’attenzione verso il tema è stata altissima. Picchi di interesse si sono registrati in concomitanza con eventi eclatanti, come le maxi retate della polizia il 31 ottobre e il 7 febbraio (5 minorenni arrestati e 17 denunciati), o l’inchiesta sul linguaggio usato da giovani fascisti pubblicata il 26 febbraio. In quelle giornate, il numero di articoli e contenuti digitali è salito oltre i 1500-2000 al giorno.
Anche l’emotività con cui il fenomeno è trattato è particolarmente netta: nella maggior parte dei casi (82%) prevalgono emozioni come rabbia, paura e tristezza, mentre solo nel 18% dei casi si segnalano contenuti positivi (legati, ad esempio, a iniziative riuscite di prevenzione o inclusione).
Nel panorama nazionale, la Liguria ha inciso per il 3,1% sulla copertura complessiva del fenomeno, con oltre 4.000 tra articoli, news, servizi radioTV e social che hanno mobilitato 40.000 persone cliccando l’adesione ai messaggi, oppure commentandoli o rilanciandoli (engagement).
Rispetto al dato nazionale, il sentiment regionale appare meno negativo: i contenuti con tono critico o allarmistico rappresentano il 19,4% (contro il 32% nazionale), mentre quelli positivi raggiungono il 13,3% (9,3% nazionale). Importante la risonanza mediatica partita dal Festival di Sanremo sui testi musicali “tossici” per i giovani.
In questo contesto il progetto “DECK – verso la dote di protezione”, tra pochi mesi concluderà la sperimentazione in Liguria di un metodo innovativo nei percorsi riabilitativi di giovani autori di reato o con comportamenti antisociali. Si tratta di una esperienza che punta a sperimentare se i ragazzi aiutati a rimettersi in gioco (DECK in lingua inglese significa mazzo di carte) riescono a trasformare positivamente il proprio futuro a beneficio dell’intera società.