Un antico proverbio sostiene che “i pessimisti hanno sempre ragione ma gli ottimisti cambiano il mondo”. Questo perché il pensiero negativo inibisce l’azione e quindi paradossalmente si conferma. Su molte vicende di carattere politico, economico e sociale da molti mesi assistiamo ad un giornalismo più incline ad amplificare i rumori, che portano a rancori e pessimismi, piuttosto che approfondire le notizie. La vera notizia è che in questo sconquasso sta nascendo un mondo Charlie che è giovane, impavido e ottimista.

Gli ottimisti, leggo in un manuale di management, “sono persone speciali. Ottengono alla fine risultati non per fortuna, temerarietà o incoscienza ma perché sono intimamente bravi, solo che non sanno fino a che punto”. Charlie, siamo nelle tue mani.