«Will robots inherit the earth? Yes but they will be our children» (M. Minsky)

Il progresso atteso dell’Intelligenza Artificiale e della robotica già ora sta rivoluzionando il modo di produrre e lavorare. Nel 2006 si calcolava che fosse operativo oltre un milione di robot industriali. Oggi probabilmente sono il quadruplo con gli effetti che conosciamo.  Nel prossimo futuro si parla di “fabbriche intelligenti”, cioè in grado di produrre qualsiasi cosa, ovunque, con un bassissimo intervento umano. Entro un paio di decenni il lavoro salariato di massa sarà definitivamente estinto. Tutto verrà prodotto grazie all’accesso alla rete. Miliardi di chip disseminati ovunque nel mondo, a costi sempre più irrisori, risponderanno ai nostri ordini: far avanzare un macchinario o fermarlo, preparare un documento complesso, disegnare un oggetto, parlare con un muro, guidare un mezzo, auto-apprendere, auto-programmarsi cogliendo e analizzando gli stimoli esterni. Sarà la fine del lavoro come noi lo conosciamo. Si calcola che fra 30/40 anni il 5% della popolazione mondiale sarà in grado di produrre qualsiasi cosa per l’intera umanità. Nessuno può dire se stiamo andando verso un nuovo rinascimento o verso tensioni sociali ed economiche insostenibili. In questa visione, secondo alcuni futurologi, nel lontano futuro, le imprese manifatturiere nasceranno e moriranno velocemente sul territorio noleggiando macchinari là dove servono per il tempo che servono.