Che impatto hanno nella comunicazione di se stessi e della città i tre eventi principali dell’autunno genovese? Come e chi coinvolgono? Che segno lasciano?

Oltre al numero di visitatori, che ne testimonia concretamente il successo, esiste un modo per percepire il loro futuro e il loro impatto mediatico per la città. Questo modo è affidato ad algoritmi in grado di effettuare l’analisi semantica dei messaggi che li riguardano: in diverse lingue, sui media tradizionali (giornali, radio e TV) e sui nuovi media (siti di informazione, blog e social network).

I tre eventi, che insieme hanno coinvolto più di 450.000 persone, sono stati comunicati da settembre a oggi attraverso 12.000 “clip” (da un semplice tweet ad un articolo ad una trasmissione TV). Il Nautico e il Festival della Scienza presentano inaspettate analogie: presenti in quantità simili nei media tradizionali e nei siti ma molto meno nei social (40%). Esattamente il contrario è avvenuto per i Rolli Days la cui comunicazione attraverso i social ha toccato il 90% con un forte coinvolgimento.

Tre giornate sono state da record. Per quantità di clip ha vinto il Salone Nautico (22 settembre), seguito dai Rolli (16 ottobre) e dal Festival della Scienza (25 ottobre) ma sono stati i Rolli, che pure hanno avuto una durata minore, a fare man bassa di emozioni positive (sentiment analysis). Per gli altri ha prevalso l’informazione asettica e neutra. Il Salone ha avuto nei social riverberi negativi soprattutto causati dalla grande presenza di politici con immagine nazionale le cui dichiarazioni, spesso estranee al Salone stesso, sono state raccolte e rilanciate. Anche le lamentele sul traffico hanno fatto la loro parte.

La piattaforma semantica che ascolta l’intero mondo della comunicazione in 64 lingue (Monitoring Emotion) porta alla luce anche le aree scoperte nella promozione della città e dei suoi eventi. Nel caso genovese si tratta della rilevanza internazionale: delle 12.000 clip degli ultimi due mesi non più del 5% è in lingua inglese (le altre lingue sono trascurabili), un valore ancora non consono alla qualità dei tre eventi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il risultato comunque raggiunto non è dovuto al Salone Nautico o al Festival della Scienza ma soprattutto alle due giornate dei Rolli in cui lo straripante uso dei social ha superato i confini nazionali soprattutto grazie a Instagram, il social network basato sulle immagini.

Il giornale che ha avuto il ruolo maggiore nella comunicazione dei tre eventi è stato il Secolo XIX ma una parte importante è stata egualmente svolta da Radio 24 per il Salone Nautico, da Primo Canale e dal TGR Liguria per il Festival della Scienza, e dalla Repubblica per i Rolli Days. Fra i siti informativi più efficaci, i cui articoli sono stati condivisi o ripresi da terzi (“buzz”), troviamo l’Ansa, seguita da Repubblica.it e ancora dal Secoloxix.it. Ben posizionato al quarto posto Primo Canale.

Il messaggio spontaneo che è risultato essere il più virale su Twitter lo ha scritto una ragazza di nome Arianna il 24 settembre alle 7,16 del mattino, probabilmente di servizio alla Fiera. La si vede semiaddormentata sotto le lenzuola con il pensiero di doversi alzare: “Il salone nautico dà, il salone nautico toglie”.

Il più irriverente è il post di un animatore del Festival della Scienza alla conferenza sugli IgNobel (premi alla scienza “strana”) che riprende una slide sui problemi di evacuazione di un passero: “Quale deve essere la pressione interna al suo stomaco?”.

Questo articolo è stato pubblicato su Il Secolo XIX del 8 novembre 2017