Intraprendere è una necessità. Riguarda la possibilità degli individui e delle organizzazioni di restare in equilibrio con il cambiamento o di generarlo. La capacità di intraprendere è anche un dono sociale perchè determina il dinamismo e la ricchezza di una comunità, il suo sviluppo economico, la qualità della vita. Ma chi intraprende? perché? come? Quanto dipende dall’humus culturale che si respira all’interno della famiglia, del contesto organizzativo, della comunità? Quanto invece è dovuto alle capacità personali? e quanto infine dipende dalle possibilità oggettive – economiche ed esistenziali – di intraprendere?

In ogni comparto economico e sociale, privato o pubblico, professionale o produttivo, ci sono sempre persone che intraprendono in misura diversa, chi poco e chi molto, chi con successo e chi meno. Il modello che tuttavia abbiamo più in mente è quello dell’imprenditore vero e proprio, cioè di quella persona che in base ad una propria visione del mondo, riesce ad integrare i diversi fattori della produzione e accetta di sostenere il rischio non solo economico che deriva dalle proprie intuizioni e decisioni.