“Dopo aver studiato per quasi vent’anni i capi idioti ho finalmente capito perché in alcune specie animali le femmine sopprimono i loro piccoli. Avere un capo idiota è una esperienza così comune e universale che basta citare il titolo di questo libro per percepire il fremito che attraversa l’intera umanità (eccezion fatta per i capi idioti)”. Inizia così un libro di John Hoover (Edizioni Piemme), che si occupa, possiamo dire, di sopravvivenza aziendale. E’ in stile molto americano: quindi un po’ pacchiano (“usare le tecniche per affrontare un idiota con uno che non lo è, equivale a usare uno spray nasale per espellere i calcoli renali”) ma anche ironico e divertente e utile, soprattutto se uno si mette in testa il cappello del capo e si ri-legge: sei un capo bravo? capo divino? machiavellico? masochista? sadico? paranoico? Capo amicone? o semplicemente capo idiota (Capo-I)?. A chi non è un capo toglie la possibilità di avere un alibi: un Capo-I si può “aggirare” a beneficio dell’azienda e del lavoro.
Altri consigli dell’autore: non leggere il libro davanti alla suocera durante il pranzo domenicale e non lasciarlo in giro per l’ufficio, a meno di non “abbandonarlo” sulla scrivania del vostro peggior nemico.