Nel 2004, Genova Capitale Europea della Cultura, una domanda sorgeva spontanea: “Ma questi genovesi, chi se li piglia?”. Dopo più di dieci anni le cose sono molto cambiate.

Il tam tam, raccolto attraverso una ricerca Demoskopea per il 2004, dice che il 14% degli italiani non ci capisce. Ci percepisce come contraddittori musoni e tirchi, ma poi ci ripensa e dice anche estroversi e simpatici. In conclusione, chi dovesse “comprare” la città e quello che proponiamo lo farà con cautela e sospetto, per ora si tiene a distanza. Scivoliamo nei loro pensieri come l’acqua su un impermeabile.

Il 29,4% è fermo ad una visione superficiale. Ci considera quasi come delle “macchiette”: siamo riservati, tirchi, noiosi, tradizionalisti, brontoloni. Poche speranze che recepiscano il nuovo di Genova. Particolare consolante: sono un po’ su di età; particolare preoccupante abitano nel Nord Ovest. Ci conoscono?

Per il 16,9% Genova e i genovesi sono quasi un mito. Pesa la matrice storica, l’immagine di Colombo. Siamo pionieri, viaggiatori, colti. Forse non socievoli ma di buon ceppo. Questo gruppo ha letto il meglio degli sforzi della città. Particolare esaltante o almeno incoraggiante per la nostra comunicazione è che si tratta di giovani, ma nella gran parte non abitano vicino. Non ci conoscono?

Il gruppo più numeroso, 38.7%, non ci conosce ma non ha nemmeno pregiudizi ed è il più interessante. Si tratta per lo più di giovani. Sono aperti. Sono persone che si orientano in modo consapevole e vogliono toccare con mano. Quindi aspettano messaggi seri.