La notorietà dell’aeroporto di Genova è prevalentemente causata, suo malgrado, da un traffico che non gli compete: quello stradale.

Negli ultimi tre mesi è stato menzionato nella stampa radio e TV e nella comunicazione web e social più di 5.200 volte (una media di 57 al giorno). Fra gli aeroporti di area presi in considerazione (escludendo Milano) si trova al terzo posto dopo Firenze e Torino e precede quello di Pisa, seguito a sua volta a gran distanza da Livorno e Cuneo.

Rispetto a loro tuttavia il gran volume dei messaggi che lo riguardano è dovuto alle code, ai blocchi e ai frequenti incidenti che avvengono sulla tratta Genova Aeroporto e che causano centinaia di articoli e messaggi social. Uno dei picchi di maggiore negatività (138 contenuti informativi) si è avuto il 26 gennaio a causa dell’ennesimo incidente.

Quel giorno, in piena paralisi della mobilità, spunta un post curioso rivolto al Governatore Toti che aveva fatto una conferenza stampa su altri temi: “Vedo che riesce a fare molte cose per la nostra città. Cerchi se può (…) di applicare il pedaggio autostradale gratuito Nervi-Bolzaneto-Aeroporto, come esiste in altre città. Certa del suo impegno. Grazie. Egle.”  Sopportiamo le code, non il pedaggio.

Anche gli altri aeroporti hanno picchi negativi per ragioni esterne ma si tratta di situazioni veramente eccezionali come il maltempo il 26 febbraio (Torino, Firenze) o il 1° marzo (Livorno).

Dello scalo genovese si è soprattutto parlato nel periodo dal 6 all’11 aprile. Avevano fatto breccia i dati sul maggior afflusso di passeggeri  e sui risultati della compagnia low cost Volotea, un modello positivo che ha generato più di un commento: “Non si può ulteriormente decollare senza adeguati interventi sulle infrastrutture”. In particolare, l’11 aprile (giorno top con 200 messaggi), tutta la comunicazione tradizionale e web ha accolto con interesse la nomina del nuovo direttore generale Piero Righi e le sue dichiarazioni ottimistiche (99 contenuti lo riguardano).  Altri commenti pieni di speranza in cui si cita Genova e il suo aeroporto erano rimbalzati ai primi di gennaio grazie alle informazioni sul decreto Del Rio (finanziamenti per metropolitane e linee rapide).  L’aereo militare che atterrò l’11 febbraio al Colombo per ricoverare un bambino grave al Gaslini è valso 134 articoli di immagine positiva.

I social rappresentano una fonte di comunicazione minore ma in crescita (18,4%). Si trova un po’ di tutto: qualche critica (“Scale mobili all’aeroporto sempre ferme!”, “Pietosi collegamenti pedonali!”), un appello (“Ad agosto dovrei andare in Portogallo. Sono di Genova e non trovo voli diretti per Faro, qualcuno mi consiglia un aeroporto?”) e anche un messaggio di Edoardo Bennato del 27 marzo, diventato virale, che ha trasformato un difetto dell’aeroporto in un pregio. “Ho conosciuto Fabrizio all’Aeroporto di Genova dove spesso gli aerei partono in ritardo. Abbiamo parlato a lungo assieme, aveva l’anima pura di un bambino. Ciao Fabrizio”.

L’articolo è uscito su Il Secolo XIX del 08 maggio 2018