Elezioni amministrative e ballottaggio Bucci-Crivello a Genova

A Genova Marco Bucci ha vinto perché ha saputo intercettare e comunicare la voglia di cambiamento dei genovesi. Fra le ragioni della sconfitta c’è la sottovalutazione di un contenuto più considerato come strumento tecnico-professionale che come valore politico e sociale: la comunicazione. Così accade che vengano messi al centro i valori, le idee, i programmi ma non, con eguale sensibilità, la comunicazione, mentre è proprio grazie ad essa che il resto emerge (“Anche Dio ha bisogno di campane”). Per un leader politico (un partito, un movimento) che aspiri a guidare una comunità significa, oltre ai contenuti politici, possedere la capacità e la volontà di comunicare in modo forte, chiaro e trasparente. Chi non lo fa o non è un leader (e quindi non può aspirare a motivare la comunità) o non è un uomo politico credibile in termini di consenso (al massimo può essere un intellettuale o un tecnico o un burocrate o un peone o un portaborse).

La sconfitta di Crivello e del Centro Sinistra era già nei numeri che il nostro sistema Monitoring Emotion è in grado di elaborare dall’analisi semantica dei messaggi che vengono pubblicati in tutti i siti, i blog, i social e sui media tradizionali (radio, TV e giornali).

In primo luogo abbiamo assistito da subito alla preponderanza assoluta durante le amministrative della comunicazione web, mediamente il 90% medio del peso della comunicazione totale escluso l’ultima settimana, dove si è assistito ad un maggior ruolo di stampa radio e TV (anche a causa del progressivo disinteresse alla politica partecipata dei genovesi tramite social).

In secondo luogo tale area strategica è sempre stata presidiata da Marco Bucci e dai suoi sostenitori (“total mention” 57% contro 43% di Crivello – più o meno come il risultato delle elezioni). Per quanto riguarda il solo Facebook, nell’ultima settimana Bucci veniva seguito da 10.000 persone contro le 4.000 di Crivello.

In terzo luogo l’analisi degli influencer, cioè di coloro che generano messaggi virali raccolti da altre persone, ha fatto emergere una abissale diversità quantitativa e qualitativa a favore di Bucci. Si pensi solo che i clip (messaggi di ogni tipo presenti nel web) in cui si vede emergere Crivello sono emessi non dai suoi sostenitori ma dai suoi competitori. Se ne può quindi immaginare il contenuto. Una sola volta Crivello ha superato per poche ore Bucci e cioè quando è intervenuto sull’antiproibizionismo (liberalizzazione della cannabis), ma che l’uscita, per come è stata organizzata, sia stata opportuna è tutto da dimostrare. In conclusione, come si può vedere dai grafici, il Centro Sinistra ha prodotto una comunicazione carente per quantità e per qualità, con nessuna coesione fra i partiti e le liste che sostenevano Crivello, sempre con continue polemiche interne, evidenti o striscianti, e in maniera poco attenta alla concretezza e al progetto di futuro.

Agli occhi di un elettorato stanco e annoiato (solo il 46% è andato a votare) questa è la vera comunicazione che è passata e che ha affossato il Centro Sinistra a Genova. Come dice Paul Watzlawick, noto psicologo della comunicazione, “non si può non comunicare” e quindi non solo la sinistra ha comunicato poco ma, senza volere, ha anche comunicato il peggio.

 

Il grafico in copertina, mostra il numero delle “menzioni” sui due candidati delle uscite sui social, siti web e press.

Il grafico seguente mostra il BUZZ TREND relativo ai due candidati nelle due settimane precedenti il ballottaggio (dal 11/6 al 25/6) sul web.

Il grafico seguente mostra la distribuzione delle fonti tra social, press (carta stampata, radio e TV) e siti web (weblog, mainstream) nelle due settimane precedenti il ballottaggio, la tabella mostra il confronto anche con le due settimane precedenti.

 

Il grafico seguente mostra il sentiment verso i due candidati nelle due settimane precedenti il ballottaggio.

Il grafico seguente è dedicato solo a Facebook e mostra quanto si è parlato dei due candidati nelle ultime due settimane.

Il grafico seguente è dedicato solo a Facebook e mostra il tasso di coinvolgimento dei due candidati nelle ultime due settimane.